Con la fine del 2016, si sta concludendo un anno, che ha dato il via ad un percorso che terminerà solo all’inizio del 2018, infatti cambiano i criteri di calcolo della spesa per l’energia elettrica, nonchè costi e modalità di alcuni servizi legati alla sua fruizione.
Le novità principali di questa riforma, sono state recepite dal mercato attraverso la delibera AEEGSI 582/2015, vediamo i cambiamenti più significativi.
Eliminazione, graduale, degli scaglioni di consumo
L’abolizione degli scaglioni non sarà istantaneo ma graduale, perchè nel 2016 gli scaglioni sono stati ridotti a 3, nel 2017 saranno ridotti a 2 (chi consuma di più e chi consuma meno) e infine dal 2018 saranno eliminati totalmente.
Questo dovrebbe portare ad un alleggerimento delle bollette, in quanto ogni utente pagherà in modo equo per i servizi che utilizza, ad esempio le famiglie numerose o chi abita in aree non metanizzate, che per ovvi motivi sono quelle che consumano di più, non saranno più penalizzate, infatti fino ad adesso gli aumenti del costo del KWh dovuti agli scaglioni di consumo andavano a incidere pesantemente sulle bollette.
Con questa misura l’Autorità vuole spingere gli utenti a migliorare l’utilizzo dell’energia elettrica, infatti con l’abolizione degli scaglioni, il 75% di quello che pagheremo in bolletta dipenderà dai KWh prelevati, diventando così un forte incentivo a comportamenti più virtuosi da parte dei cittadini. Inoltre si vuole rendere più libera la scelta del vettore energetico più adatto alle esigenze della singola famiglia, cioè vale a dire se scegliere l’elettricità, il gas, il GPL o altro; per esempio riscaldare casa con un’efficiente pompa di calore elettrica potrebbe diventare più conveniente dell’utilizzo del tradizionale riscaldamento a metano.
In sostanza si vuole incentivare l’utilizzo dell’energia elettrica, in quanto a fine del 2015 il 45% dell’energia utilizzata a livello Nazionale proveniva da fonti rinnovabili, il che rende l’elettricità uno dei vettori energetici con le migliori potenzialità per il futuro.
Abolizione del mercato di maggior tutela
Un altra importante novità riguarda l’abolizione del mercato di maggior tutela, dal 2018 tutti coloro che hanno un contratto di questo tipo (con “ENEL servizio elettrico” per capirci) saranno costretti a stipulare un nuovo contratto con i gestori del mercato libero. Questo dovrebbe portare ad un ulteriore abbassamento del costo dell’energia elettrica, per effetto della maggiore concorrenza.
Maggiore flessibilità sul taglio della potenza contrattuale
Un altra importante novità introdotta dalla delibera, è la possibilità di scegliere taglie di potenza più vicine al nostro reale consumo, senza dover pagare surplus in bolletta, dovuti alla quota di potenza impegnata, che poi magari realmente non viene sfruttata.
Per cui dal 2017 tutto è più flessibile, il fornitore di energia elettrico è obbligato a rendere disponibile nuovi tagli di potenza con le seguenti modalità:
Facciamo un esempio per un utenza domestica.
Nel 2016 se avevo un contratto di 3 Kw, ma non erano sufficienti a soddisfare i miei consumi, dovevo obbligatoriamente scegliere il successivo scaglione di potenza previsto di 4,5 Kw, pagando una quota potenza impegnata relativa alle nuove condizioni di fornitura. Dall’inizio del 2017 sarà possibile aumenntare la mia potenza non più obbligatoriamente da 3 Kw a 4,5 Kw, ma potrò scegliere anche taglie di potenza come il 3,5 Kw o il 4 Kw, pagando effettivamte per la potenza che magari realmente mi serve.
La cosa diventa ancora più interessante per chi ha forniture oltre i 6 Kw e fino a 10 Kw
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